La dipendenza è una condizione in cui una persona si impegna nell’uso di una sostanza o in un comportamento per il quale gli effetti gratificanti forniscono un incentivo irresistibile a perseguire ripetutamente il comportamento stesso nonostante le conseguenze negative. Può comportare l’uso di sostanze come alcol, inalanti, oppioidi, cocaina, nicotina e altri, o comportamenti come il gioco d’azzardo, il sesso compulsivo, il binge-eating, la dipendenza da internet e videogiochi. Esistono prove scientifiche che le sostanze e i comportamenti di dipendenza condividono una caratteristica neurobiologica chiave: attivano intensamente percorsi cerebrali di ricompensa e rinforzo, molti dei quali coinvolgono il neurotrasmettitore dopamina. Il reiterarsi di comportamento di abuso agisce direttamente su tali condizioni neuropsicologiche, compromettendone pericolosamente l’equilibrio ed il funzionamento. In principio, gli individui conducono normalmente le attività sociali e lavorative e l’abuso (soprattutto di sostanze) può costituire un notevole facilitatore in tali contesti. Con il passare del tempo, però, compaiono i danni fisici o psicologici subiti o esacerbati dall’uso. E tipicamente, la tolleranza alla sostanza aumenta, mentre il corpo si adatta alla sua presenza. Poiché la dipendenza influisce sulle funzioni esecutive del cervello, gli individui che sviluppano una dipendenza potrebbero non essere consapevoli del fatto che il loro comportamento sta causando problemi a se stessi e agli altri. Nel tempo, il perseguimento degli effetti piacevoli della sostanza o del comportamento può dominare le attività di un individuo.

Ma quali sono i fattori di rischio per lo sviluppo di una dipendenza? Di seguito, alcuni:

Fattori psicologici

  • Tratti di personalità: sia l’impulsività che la tendenza alla ricerca di sensazioni estreme sono state collegate ai disturbi dell’uso di sostanze e del gioco d’azzardo. L’impulsività può essere particolarmente correlata al rischio di recidiva.
  • Trauma e abuso: l’esposizione precoce ad esperienze avverse significative può contribuire allo sviluppo del disturbo da uso di sostanze, sopraffacendo la capacità di coping e di resilienza di un individuo.
  • Fattori di salute mentale: condizioni come depressione, ansia, disturbo da deficit di attenzione e disturbo da stress post-traumatico aumentano il rischio di dipendenza. Le difficoltà nella gestione di forti emozioni sono anche legate all’uso di sostanze.

Fattori ambientali

  • Fattori familiari: costituiscono fattori di rischio avere un genitore o un fratello con un disturbo da dipendenza, rapporti tra genitori e figli di scarsa qualità o travagliati, eventi come il divorzio aumentano il rischio. Anche l’abuso sessuale, fisico o emotivo aumenta il rischio. La ricerca mostra che il matrimonio e l’assunzione di responsabilità per l’educazione dei figli mitigano il rischio di dipendenza.
  • Fattori di accessibilità: La facile disponibilità di alcol o altre sostanze nella propria casa, a scuola o al lavoro o nella propria comunità aumenta il rischio di un uso ripetuto.
  • Gruppo di pari: le persone sono fortemente influenzate dai loro coetanei e, in generale, cercano di essere amate da loro, adottano molti dei loro comportamenti, in particolare durante gli anni dell’adolescenza. È noto che le relazioni sociali positive proteggono fortemente dall’uso di sostanze.
  • Stato di impiego: avere un lavoro e sviluppare le competenze per l’occupazione costituisce una strada importante per la stabilità e fornisce ricompense finanziarie e psicologiche che mitigano il rischio di dipendenza.

E’ importante anche porre l’accento sul fatto che non è assolutamente facile riconoscere di avere una dipendenza. Ecco di seguito i segni principali:

Segni fisici (presenti soprattutto in caso di abuso di sostanze)

  • Iper-attività o apatia (a seconda della sostanza)
  • Eloquio ripetitivi
  • Pupille dilatate, occhi rossi
  • Tendenza a inspirare spesso e naso che cola (non attribuibile a un raffreddore)
  • Pallore
  • Perdita di peso
  • Cambiamento delle abitudini alimentari
  • Odore corporeo insolito e scarsità di igiene personale

Segni comportamentali

  • Frequenti assenze dal posto di lavoro o a scuola
  • Problemi frequenti sul posto di lavoro o a scuola
  • Diminuzione della progettualità
  • Isolamento e tendenza a svolgere attività “segrete”
  • Problemi del sonno (insonnia o parasonnie)
  • Problemi legali
  • Problemi relazionali e coniugali
  • Problemi finanziari (ad es. tendenza a richiedere spesso denaro)
  • Conversazioni dominate dall’utilizzo di argomenti correlati a droga o alcol

 

Segni emotivi e cognitivi 

  • Tendenza all’irritabilità e ad un modo di porsi ipercritico e polemico
  • Tendenza a porsi sulla difensiva nelle interazioni sociali
  • Incapacità di affrontare lo stress
  • Perdita di interesse nelle attività e nelle relazioni con persone che erano parte importante della loro vita
  • Tendenza a sentirsi facilmente “confusi”
  • Assunzione di atteggiamento spesso oppositivo
  • Razionalizzazione: offrire alibi, scuse, giustificazioni o altre spiegazioni per il loro comportamento d’abuso
  • Minimizzazione: ammettere superficialmente il problema ma non la gravità del comportamento e le sue conseguenze
  • Incolpare: dare la colpa al comportamento a qualcun altro o a qualche evento particolare
  • Evasione: cambiare argomento durante le discussioni per evitare di affrontarlo